Il PEI : Asse affettivo relazionale

Il P.E.I. è un documento che viene stilato annualmente dai soggetti coinvolti nell’educazione/istruzione dell’alunno disabile; le figure coinvolte, quindi, sono docenti (di sostegno e curricolari), curanti che hanno in carico l’alunno (servizio di Neuropsichiatria Infantile – NPI) e genitori.

Il Piano Educativo Individualizzato viene introdotto con la Legge 104/92 e modificato e ben definito con il Decreto legislativo n. 66/2017.

In quale occasione si compila il PEI piuttosto che il PDP (Piano Didattico Personalizzato)?

Il PEI, come detto sopra, è stato introdotto con la Legge 104/92 e si riferisce ai soli alunni disabili cui è stato riconosciuto lo stato di handicap; il PDP, invece, viene compilato in due casi ben distinti:

  • per alunni DSA (con disturbi specifici di apprendimento) certificati come previsto dalla Legge 170/2010
  • per alunni BES, ovvero alunni DSA non ancora certificati, alunni con svantaggio socio economico, alunni con svantaggio socioculturale, come previsto dal DM 27/02/2012 e relativa Circolare n. 8/2013.

La classificazione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) è stata introdotta già dal 2001, ma tuttora si naviga in un mare di modelli PEI molto variegati o ibridi con gli assi dell’ICD-10 (International Classification of Health Interventions).

Si propone, quindi, un’analisi degli assi già previsti dai modelli PEI introdotti con la Legge 104/92.

Tali assi sono:

  • Affettivo relazionale
  • Autonomia
  • Comunicazionale e linguistico
  • Sensoriale e percettivo
  • Motorio prassico
  • Neuropsicologico
  • Cognitivo
  • Apprendimento curricolare


Cosa andrà scritto in tali assi?

Intanto è bene fare delle brevi osservazioni per poi sviluppare degli obiettivi a breve termine; sarà necessario completare con le attività previste per ogni obiettivo.

Praticamente il PEI, oltre ad essere il Progetto di vita pensato per l’alunno/bambino, è la programmazione annuale dei docenti che andrà sviluppata ed applicata in tutte le sue parti.

Asse affettivo relazionale

Nell’asse affettivo relazionale  vengono evidenziati punti di deficit o di forza relativi all’atteggiamento relazionale con adulti e pari.

 Aree da osservare  Obiettivi possibili
 Capacità di contatto
 C’è contatto oculare spontaneo e/o su richiesta
  •  Potenziare la capacità di contatto oculare verso l’altro
 Rifiuta il contatto fisico
  •  Accettare il contatto fisico
  • Relazionarsi con gli altri anche attraverso il contatto fisico
Parla con l’altro di sua iniziativa
  • Potenziare l’interazione con l’altro attraverso il linguaggio verbale
Ascolta l’altro che parla
  •  Potenziare le capacità di ascolto
  • Incrementare i tempi di ascolto
 Risponde domande
  •  Rispondere a semplici domande
  • Rispondere correttamente a domande articolate
 Capacità di risposta emotivo-affettiva  
 Riconosce espressioni emotive di felicità,  rabbia, ecc.
  •  Riconoscere gli stati emotivi
  • Incrementare gli stati empatici
 Reagisce alla punizione
  •  Accettare la punizione
  • Comprendere i motivi della punizione
 Riesce a contenere l’aggressività
  •  Canalizzare gli stati aggressivi verso stati positivi
 Riconoscimento di sé e degli altri
 Riconosce  i compagni e insegnanti
  •  Conoscere i compagni e gli insegnanti
  • Interagire con compagni e insegnanti
 Conosce altre persone della scuola e ne comprende i ruoli
  •  Riconoscere il personale della scuola comprendendone i ruoli
 Adeguamento alle norme di comportamento interpersonale
 Attende il suo turno
  •  Rispettare la turnazione
 Rispetta le regole
  •  Comprendere le regole
  • Rispettare le regole
 Condivide le cose con gli altri
  •  Comprendere il valore della condivisione
Rispetta le cose altrui e della scuola
  •  Rispettare le cose altrui
 Rapporto con i compagni
 Collabora solo con alcuni compagni
  •  Interagire e collaborare con tutti i compagni
 Si mette in contatto attraverso il dispetto,la provocazione
  •  Scoprire modalità di interazione positive
 Modalità difensive
 E’ aggressivo a livello verbale
  •  Utilizzare un linguaggio appropriato
  • Interagire con l’altro utilizzando metodi alternativi all’aggressività verbale
 E’ aggressivo a livello gestuale
  •  Utilizzare un linguaggio gestuale appropriato
  • Interagire con l’altro utilizzando metodi alternativi all’aggressività gestuale
 Subisce passivamente l’altro
  •  Reagire in modo positivo
 Nel gruppo
 Partecipa marginalmente nel gruppo
  •  Partecipare alle attività di gruppo
  • Partecipare attivamente alle attività di gruppo
Rifiuta l’aiuto
  •  Accettare l’aiuto
Rapporto con l’insegnante 
Va stimolato a mettersi in contatto con l’insegnante
  •  Cercare il contatto con l’insegnante
  • Interagire attivamente con l’insegnante
 Evita ogni contatto con l’insegnante
  •  Accettare il contatto con l’insegnante

 

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